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Il marchio denominativo “THINK DIFFERENT” di titolarità di Apple Inc. depositato per la prima volta nel settembre del 1997 (poi nel giugno 1998 e infine nel 2005) ed utilizzato massivamente a partire dal 2002 come Payoff aziendale e nelle variegate campagne pubblicitarie di Apple è stato recentemente dichiarato decaduto per non uso da parte del Tribunale dell’Unione Europea nelle cause riunite T-26/2021, T-27/2021 e T-28/2021.

Ma andiamo con ordine, nel 2016 la Swatch Ag presentava avanti all’EUIPO tre domande di decadenza dei marchi contestati per tutti i prodotti rivendicati nelle rispettive domande di registrazione: trattasi principalmente di quelli elencati nella classe di prodotto 9 della Classificazione di Nizza (ad es. computer, hardware, software, ecc.).

Nonostante gli elementi di prova forniti da Apple, la Divisione di annullamento EUIPO, con decisioni del 24 agosto 2018, dichiarava la decadenza dei marchi controversi per tutti i prodotti rivendicati ai sensi dell’art. 51, par. 1, lett. a) del Regolamento n. 207/2009 (oggi, articolo 58, par. 1, lett. a) del Regolamento n. 2017/1001), poiché ad avviso di quest’ultima il marchio non era stato oggetto di uso effettivo, genuino e continuativo nel periodo di tempo rilevante, ossia nei cinque anni precedenti al 14 ottobre 2016 (data di deposito delle domande di decadenza).

In data 17 ottobre 2018, Apple presentava opposizione avverso tali decisioni, che venivano respinte dalla quarta Commissione di ricorso EUIPO il 4 novembre 2020.

In particolare, la Commissione di ricorso, ricalcando le argomentazioni dell’EUIPO, evidenziava che Apple non utilizzava più lo slogan all’interno delle pubblicità ma si limitava ad apporre il segno denominativo su etichette apposte sul retro delle confezioni dei computer venduti, che, ad avviso della Commissione, sarebbero “facilmente sfuggite ai consumatori”.

Nel gennaio 2021, Apple adiva il Tribunale dell’Unione Europea che, con la decisione in commento, respingeva tutti e tre i ricorsi da questa proposti.

Secondo il Tribunale, Apple non ha dimostrato l’elevato livello di attenzione del pubblico di riferimento nell’esaminare le confezioni. Il Tribunale ha inoltre ritenuto che “Think Different” avesse un carattere distintivo debole e che i marchi impugnati venivano utilizzati sulle confezioni congiuntamente al vocabolo “macintosh”. In ragione di tale combinazione, delle dimensioni dello slogan e della sua ubicazione sulla scatola, il segno in questione non veniva più percepito dal pubblico di riferimento come indicativo dell’origine del prodotto controverso.

Per i motivi suesposti, il Tribunale respingeva i ricorsi di Apple confermando la decisione di revoca del marchio UE emessa dalla Commissione di ricorso.

Vi terremo aggiornati sugli eventuali ulteriori sviluppi della vicenda.


Dott. Lorenzo Saredi


categoria:Diritto d’autore