L’8 maggio u.s. il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame definitivo il decreto legislativo che introduce misure necessarie all’attuazione della direttiva (UE) 2016/943 sulla protezione del know how riservato e delle informazioni commerciali riservate (segreti commerciali) contro l’acquisizione, l’utilizzo e la divulgazione illeciti.
Ai fini dell’adeguamento della normativa nazionale alla citata direttiva, il decreto interviene sul codice della proprietà industriale e sulle disposizioni del codice penale in materia. In particolare, il decreto amplia il divieto, già esistente, di acquisire, rivelare o utilizzare, in modo abusivo, le informazioni ed esperienze aziendali riservate, salvo il caso in cui siano state conseguite “in modo indipendente dal terzo”, stabilendo che l’acquisizione, l’utilizzazione o la rivelazione dei segreti commerciali si considerano illecite anche quando il soggetto, al momento dell’acquisizione, dell’utilizzazione o della rivelazione era a conoscenza o, secondo le circostanze, avrebbe dovuto essere a conoscenza del fatto che tali segreti erano stati ottenuti direttamente o indirettamente da un terzo che li utilizzava o rivelava illecitamente.
Inoltre, il decreto prevede che la produzione, l’offerta o la commercializzazione di “merci costituenti violazione” – e cioè di merci delle quali la progettazione, le caratteristiche, la funzione, la produzione o la commercializzazione beneficiano in maniera significativa dei segreti commerciali acquisiti, utilizzati o rivelati illecitamente – oppure l’importazione, l’esportazione o lo stoccaggio delle medesime merci costituiscono un utilizzo illecito di segreto commerciale anche quando il soggetto che svolgeva tali attività era a conoscenza (o, secondo le circostanze, avrebbe dovuto essere a conoscenza) del fatto che il segreto commerciale era stato utilizzato illecitamente.
Vi sono, poi, specifiche previsioni rivolte a preservare la segretezza delle informazioni durante i procedimenti giudiziari relativi all’acquisizione, all’utilizzazione o alla rivelazione illecite dei segreti commerciali. Spetta al Giudice il potere di adottare i provvedimenti che, nel rispetto dei principi regolatori del giusto processo, appaiono più idonei a tutelare la riservatezza dei segreti commerciali oggetto di causa.
Infine, riguardo alle sanzioni, il decreto interviene sull’art. 623 cod. pen., prevedendo la pena della reclusione fino a due anni per chiunque, avendo acquisito in modo abusivo segreti commerciali, li rivela o li impiega a proprio o altrui profitto.
Avv. Luciana Porcelli
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